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1233. Francesco Sforza a Marcoleone da Nogarolo 1452 dicembre 19 Cremona.

Francesco Sforza, inteso che i nemici si stanno fortificando lì, chiede a Marcoleone da Nogarolo di dargli indicazioni dei passi dal fosso di Cerreto all'Adda, sempre che in quel tratto non ci sia palude o acqua. Altri dati desiderati sono quelli dei passi da Cerreto alla bastita del ponte e da lì al castelletto. Se non gli fosse possibile avere tutti questi elementi, prenderà la misura da Cerreto all'Adda e il resto lo procurerà da persone pratiche del posto. Con tutte le informazioni raccolte andrà da lui ordinando a Giovanni Manzone e ad Ambrogino da Longagnana e agli altri che sono a Cerreto e nelle bastite di stare con gli occhi ben aperti.

Marcoleono de Nugarolo.
Perché desideramo molto essere informati da ti del sito de Cerreto, del ponte et bastie et del castelleto et quelli altri lochi, quali hanno incomenzato fare forte li inimici, volemo che, subito recevuta questa nostra lettera, tu personalmente deby vedere quanti passi o braza sonno da Cerreto ad Adda, per lo più dricto, incommenzando al fosso de Cerreto et andare per drictura al fiume, salvo se in quello mezzo non gli fusse qualche padule o aque che non se gli potesse andare. In quello caso torray la misura per la via recta et più curta, cossì ancora te informaray quanti passi o braza sonno de Cerreto ala bastia del ponte et quante ne sonno dela dicta bastia al castelleto. Et quando tu non havesse tempo di torre tucte queste misure, torray quella de Cerreto ad Adda, et del'avanzo ne porray havere informatione da persone pratiche del paese et te ne veneray subito da nuy con le dicte informatione, et vene etiandio talmente informato di quelle cose lì che domandandoti nuy più una cosa che un'altra, ne sapy respondere. Et inanzi che tu te parti, ordina ad Zohanne Manzone et Ambrosino da Longagnana et ali altri principali che sonno in Cerreto et in le bastie del ponte che attendino a fare bona guardia, sichè non possi intervenire sinistro nì scandalo alcuno. Data Cremone, die xviiii decembris 1452.
Cichus.
Iohannes.