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1234. Francesco Sforza alla duchessa di Milano 1452 dicembre 18 Cremona.

Francesco Sforza riassicura la moglie di aver avuto notizia anche da Antonio Carbone e da Andrea da Foligno del suo arrivo a Piacenza. Dopo la presa delle bastite di Cerreto, si dice ben felice di poterla rivedere, perché le confessa che gli pesava stare a lungo senza vederla.

[ 283v] Illustrissime domine ducisse Mediolani et cetera.
Havemo recevuto la littera dela signoria vostra et inteso quanto quella ne scrive et quanto hanno referito a bocca Antonio Carbone et ser Andrea da Fuligno dela venuta vostra, et che domane ad sera arivarite ad Piasenza. Dicemo che ne piace, et quello havemo scripto che era in dubbio, era perché havevamo molto occupata la mente in questo facto dele bastite de Cerreto et non potevamo repossare finché dicte bastite non erano havute; sichè non sapendo nuy dove ce dovessemo fermare, non volevamo dare faticha ala signoria vostra de andare in za et in là. Da poy questa sera havendo havuta la novella che dicte bastite sonno havute, et deliberando nuy per ogni modo ad anno novo de essere ad Mediolano per molti respecti, molti dicevano che la signoria vostra tornasse indrieto per non darli questo sconzo de venire fine qui et tornare sì presto in suso. Ma havendo nuy examinatili di che seria al tornare indrieto et al zonzere nostro ad Milano, rencrescendone de stare tanto ad vedere la signoria vostra, havemo deliberato che la signoria vostra vegna qui, perché in ogni modo facemo questa festa insieme con pace et consolatione. Et per questo non recresca ala signoria vostra questo poco desconzo. Quella advisamo che ad ogni modo questo anno novo intendimo essere ad Mediolano et lì pur retrovarve insieme con la signoria vostra, Deo dante. Data Cremone, die lune xviii decembris 1452, hora v noctis.
Christoforus.
Cichus.