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124. Francesco Sforza ai Rettori di Bergamo 1452 gennaio 31 Milano.

Francesco Sforza protesta contro i rettori di Bergamo per l'inosservanza dei rapporti di vicinanza comprovata della mancata punizione per l'aggrssione a Fontana Bona subita da Andrea Mugiasco e dal suo famiglio, provenienti da Bergamo, picchiati e derubati di ottanta ducati, di due cappe, di armi e altro. Non avendo i rettori preso alcun provvedimento, i due malcapitati ricorsero al duca che sarà costretto a intervenire perché i due uomini siano indennizzati.

[ 24v] Rectoribus Perghamy.
Credevamo dovessevo fare dal canto vostro observare et mantenere quello che altre fiate ne havete scripto essere de intenctione dela illustrissima signoria vostra, che così era et é nostra ferma oppinione et proposito dover exequir il simile dal canto nostro, videlicet de observare bona vizinanza et non consentire né indurre cosa per la quale se havesse quella ad maculare che ad ciò sappiate, se dal canto vostro se è observato l'acto, che sonno chircha octo dì fo per alcuno deli vostri homini usato contra uno nostro cittadino de Como, chiamato Andrea da Mugiasco et uno suo famiglio manifestamente il demostra, li quali venendo da Berghamo, dove erano andati per faccende de loro mercantie, forum dali dicti vostri, deli quali luy ve farà li nomy, assaltati ad uno locho dicto Fontana Bona, bactuti, il famiglio ferito in la pancia, toltoli circha ducati otanta tra oro e moneta, doy cappe, loro arme, scripture et altre cose, valuta in tucto circha doy cento trenta ducati, secondo il dicto nostro ce dice haver de tucto informato le magnificenze vostre quale, per non havere quelle provisto al suo danno, ha havuto recorso denanzi da nuy. Del quale acto et sì etiam sappiandolo le vostre magnificentie, et non li habiano remediato et facto contento il dicto nostro, non possendo se non meravigliarce, né comprendiamo siano boni né honesti modi né che habiano ad mantenere il bon vicinare, anzi piutosto essere casone de inconvenienti deli quali, habiando ad succedere, ne seressemo malcontenti. Et per benchè per li vostri se allegha che hanno facto questo perché sonno stati robbati loro, et de questo loro robbamento ad nuy non recorda haverne may inteso niente, che li haverissemo opportune proveduto, se fosseno venuti o mandato da nuy ad darcene noticia, como altre fiade ce recorda haverne scripto, se tal cose succedevano ne fossemo avisati, pur non de meno confortiamo le vostre magnificentie vogliano fare opportuna et celere provisione per modo ch'el dicto nostro consequischa li denari et robba soa; altramente, per non comportare li nostri siano così oltragiati né damnificati, serivemo de necessità constrecti provedere ala indemnità soa contra et sopra li vostri pratichano de qua, perché sappiate farimo però malvolontera, et serace el nostro parere più licito ad nuy ad deverlo fare, perché l'acto facto contra de questo nostro é più chiaro che non é quello se allegha essere facto contra li vostri li qualli, venendo da nuy, facciamo opportuna provisione intorno al facto loro. Data Mediolani, ultimo ianuarii 1452.
Andreas Fulgineus.