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1243. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza 1452 dicembre 20 Cremona.

Francesco Sforza concorda con il fratello Alessandro che la roba che fu di Marino da Cervigliano e poi del figlio vada al nipote Rosso, avendo già Ungaretto avuto cura di salvarla per il nipote.

[ 286r] Domino Alexandro.
Havimo inteso quanto tu ne scrivi dela robba che fo de Marino da Cervigliano, la quale, meritamente spectante ad uno suo figliolo, fi mandata in sinistro, et ricordi che farisavo bene a farla commettere ala cura del Rosso, suo nepote. Al che respondendo dicimo che già lo Ungareto ha tolta la cura et caricho de farla salvare per lo puto a chi debitamente aspecta. Et cossì parendone ch'el gli sia bene provisto, a nuy non pare fare altra mutatione. Data Cremone, xx decembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.