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1257. Francesco Sforza al referendario di Pavia (1452 dicembre 22 Cremona).

Francesco Sforza comanda al referendario di Pavia di ingiungere ai dazieri di restituire le scarpe che, secondo quanto detto da Giacomo del Bergamino e compagni da Calvisano, i locali dazieri hanno loro sequestrate perché ne pretendevano il pagamento del dazio e ciò in violazione degli ordini dati e delle lettere concesse a quelli di Calvisano.

Referendario Papie.
Ne ha significato Iacomo del Bergamino et soy compagni da Calvisano che, conducendo una quantità de scarpe da Novara per dispensarle et venderle aIe nostre gente che stanno a Gambara, Calvisano, Gottolengo et altre nostre terre de Brexana, li datierii de quella nostra cità giele hanno sustenute volendoli artare al pagamento del datio, contra la dispositione del'ordini nostri et anche dele littere hanno dicti de Calvisano de poterle condurre senza datio alcuno; del che ne meravigliamo che gli sia facta questa innovatione lì, che non è facta in alcuno altro loco, nì cità. Pertanto volimo che subito debiati farli relaxare le sue scarpe libere senza datio alcuno, che le possano conduere in Brexana. Nec obstet che li datiarii dicano che non habiamo campo fermo, perché se ben non habiamo campo fermo, la maior parte dele nostre gente sonno in quelle terre dove se conducano quelle scarpe. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.