Registro n. 12 precedente | 126 di 2324 | successivo

126. Francesco Sforza al castellano, al podestà, al comune e agli abitanti di Vigevano 1452 febbraio 1 Milano.

Francesco Sforza sollecita il castellano, il podestà, il comune e gli abitanti di Vigevano a voler riaccogliere nel migliore dei modi tra loro Seraffo de Marchesi, emigrato a Firenze.

Castellano, potestati ac communi et habitantibus Vigleveni.
Considerando noi quanto utile et honore consequiscono quelle terre et comunitade che sonno copiose de valenti homini per opera et virtute deli quali segue boni regimenti, exempli de ben vivere et multiplicano le re publiche, havimo havuto piacere assai quando havimo inteso ch'el nobile Seraffo de Marchesi, vostro antico compatriota, ma per le conditione de tempi adversi già da più anni habitato Fiorenza, se voleva reducere ad habitare cum voi; la qual cosa anchora a voi deve essere gratissima, considerata la virtute et bontate sua. Et perché il mutare de stantia de tanto intervallo gli serà grandissima spesa, seria bene laudabile cosa, et a noy molto piaceria, che voi gli facesti bona acoglienza et cossì facto tractamento in li carichi occurrenti ch'el conoscesse che la soa compagnia vi fosse grata et accepta; et perché é vechio, como vedite, é da considerare che tucto lo havere ch'el condurà de qua gli remanirà ad bonificatione dela terra. Et tractandolo bene in li carichi et avarie occurrenti serà etiandio (a) exemplo ad altri de redurse cum voi. Data Mediolani, die primo februarii 1452.
Cichus.

(a) serà etiamdio ripetuto.