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1269. Francesco Sforza al podestà di Castiglione 1452 dicembre 22 Cremona.

Francesco Sforza comunica al podestà di Castiglione di aver ordinato al commissario di Pizzighettone di far restituire il bestiame tolto, pur sotto salvacondotto, a Giacomo e Giovanni Fiamenghi e ad Andreolo da Robia, liberando anche qualsiasi garanzia da loro prestata. Si è scritto ad Abramo Ardicio di andare subito di giorno o di notte dal duca. Si è pure scritto al castellano di Vigevano che presenti le stesse lettere o le spedisca.

Potestati Castiglioni.
Havemo scripto al commissario nostro de Pizleone che faci restituire quelli bestiami, quali furono tolti socto nostro salvaconducto ad Iacomo et Iohanne Fiamenghi et Andreolo da Robia. Et perché ad nuy pare raxonevole che ancora tu liberi ogni segurtà che ti havessino data, overo li compagni loro, volemo et te commandiamo che, visis presentibus, debbi liberare dicte loro sigurtà, remosta ogni exceptione, perché intendimo che li nostri salviconducti siano observati. Et fa' in modo che non ne sentiamo più lamenta. Data Cremone, xxii decembris 1452.
IohannesAntonius.
Cichus.
Scriptum fuit Abrae Ardicio, die noctuque statim veniat.
Item scriptum fuit castellano Viglevani quod litteras ipsas sibi presentet vel mittat. Ex Cremona, die xxiii decembris 1452.
Irius.
Cichus.