Registro n. 12 precedente | 1290 di 2324 | successivo

1290. Francesco Sforza a Castello de Busnate 1452 dicembre 31 Milano.

Francesco Sforza comunica a Castello de Busnate di aver ordinato a coloro che abitavano a Cavenago di tornare nella bastita, ma finché non saranno tutti rimpatriati, chiede che Castello, con i cinquanta uomini elencati nell'acclusa cedola, rimanga per dodici giorni dentro a guardia della bastita, dopo esseri fatto consegnare da Achille Corso, conestabile, le munizioni annotate nell'altra allegata cedola e l'avverte che ai cinquanta uomini che sono nella bastita dovrà dare pane e vino, che solleciterà dal referendario di Lodi. Chiede di sapere quanti siano i fanti di Achille e di suo fratello, perché intende utilizzarli. Gli allega poi le lettere che devono essere inviate a Pizzighettone, Casale, Cologno, Sant'angelo da dove si reperiranno i cinquanta uomini che saranno con lui nella bastita entro martedì. In allegato l'elenco delle località da cui si avranno i cinquanta uomini e l'elenco delle munizioni che sono dentro la bastita di Cavenago.

Nobili viro Castello de Busnate, civi Laudensi nostro dilecto.
Havimo ordinato che tucti li homini che solevano stare et habitare in la villa de Cavenagho debiano retornare et stare dentro della bastita de Cavenago dove porranno stare comodamente et securamente. Et per finché dicti homini saranno retornati et stantiati dentro de dicta bastita, havemo deliberato che tu, cum deli homini dele terre descripti in la cedula inclusa che sonno in numero homini L, debie ad stare dentro d'essa bastita per dì xii et attendere de dì et di nocte ad bona guardia et custodia d'essa bastita, per modo che non podesse accadere sinistro né inconveniente alcuno, che infra questo mezo li homini della dicta villa saranno venuti et reducti dentro la dicta bastita tucti, li quali volimo che tu li soliciti et per littere et permessi che debiano immediate et subito venire ad repatriare et stare in dicta villa, sive bastita, como havemo ordinato, et fareti consignare da Achile Corso, nostro conestabile, tucte le monitione [ 294v] che sonno descripte in la lista inclusa, quale sonno dentro dela dicta bastita, lo quale Achile volemo adoperare in altro loco con li soy fanti. Et perché nuy voluntiera lo numero deli fanti che in tucto se ritrova havere dicto Achile et lo fratello, volemo te sforzi, per quella via et modo megliore te parerà, de sapere quanti fanti si ritrova dicto Achile et lo fratello, et poy subito ne advisa del tucto per toe littere, et de questo ancora ad ser Andrea da Foligni, nostro cancellero, con lo quale te porray intendere circa ciò. Et non obstante che dicti homini staranno doy o tre dì al più longho ad venire ala dicta bastita, tamen volemo, havuta questa, vadi ad stare dentro della dicta bastita et spectare li homini che degono venire là, avisandote che ali dicti L homini volemo li debii dare del pane et del vino per lo tempo haveranno ad stare lì in quella bastita, cioè per dì xii como meglio ti parirà, sichè habiano da vivere. Et per l'aligata scrivimo al nostro referendario de Lodi che te debbia dare tanto pane et vino che sia sufficiente et bastevole ala vita loro, et cossì solicitaray immediate de havere dicto pane et vino dal predicto referendario, alo quale scrivimo lo faza condure fino ala dicta bastita. Et questo vole essere facto et provisto prestissimo, ad ciò che quando veniranno dicti homini, habiano da vivere. Et mandiamote qui alligate le littere che scrivimo ali lochi che hanno ad mandare dicti homini le quale, intendendote cum l'officiale nostro deli cavalarii che è lì, volemo subito et senza perditione alcuna di tempo siano mandate per missi proprii, volando dove se derizzano. Et quando ne saranno venuti fino in numero de homini xxx, Achile con tucti li soy se porranno partire et venire dove gli havimo ordinato. Et fa' che per tucto martidì proximo tu te ritrovi dentro d'essa bastita cum lo pane et vino, che te farà dare dicto referendario. Et advisarane dela receptione dela presente. Mediolani, ultimo decembris 1452.
Iohanninus.
Cichus.
Homini che degono venire ala guardia della bastita de Cavenago deli infrascripti lochi videlicet: da Pizleone homini xx da Casale homini x da Codogno homini x da Sancto Angelo homini x somma homini L Monitione che sonno dentro della bastita de Cavenagho consignate ad Achile Corso: iiii bombardelle, ii cassoni da biscocto pieni, ii molinelli de balestre, ii schiopeti con le balotte, iiii capse de veretoni, iiii barili de polvere, cioè II pieni et duy altri mezi, I caratello de acceto.