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1300. Francesco Sforza a Nicola da Palude (1453 gennaio 3 Milano).

Francesco Sforza contesta a Nicola da Palude l'affermazione di Alessio e Gugliemo, capi squadra dei balestrieri, circa l'ordine di fornirli frumento, richiamando gli ordini dati in proposito. Zanino, cancelliere ducale, ordinò a Giacomo da Muzano di dare due staia di frumento alla misura lodigiana a tutti i provisionati e balestrieri presenti a Cerreto e nelle bastite. Lo stesso Zanino chiamò a Lodi Alessio per disporre l'invio a Vittuadone di frumento e altrettanto fece con tutti gli altri capisquadra e balestrieri, ingiungendo ai capi di preparare un bollettino per Giacomo da Muzano con il nome dei compagni e delle paghe condotte per un riscontro con la lista lasciata dal duca. Comunque, per chi non ebbe frumento, si mandi a prenderlo a Vittuodone e nuovamente dice a Nicola di fare lui i bollettini in supplenza dei capi analfabeti.

Nicolao da Palude.
Respondendo ad una tua littera de dì primo del presente, continente che Alexio et Guielmo, capi de squadra de nostri balestreri, sonno venuti da ti ad lamentarse che non è stato dato ordine veruno che loro possano havere il frumento, et cetera, dicemo che de questo tuo scrivere ne siamo meravigliati, perché fino inanzi ne partissemo da Lodi, Zanino, nostro cancellero, ordinò a Iacomo da Muzano che dovesse dare doe stara de frumento ala misura lodesana a tucti quelli nostri provisionati et balestreri che sonno lì in Cerreto et in le bastite de quali tucti dicto Iacomo hebbe la lista. Et da poy dicto Zanino mandò per Alexio, quale vene a Lodi, et gli disse et ordinò che dovessero mandare ad Victuadone ad torre il frumento loro, et cossì lo dicesse ad tucti li altri capi de squadra et balestreri, et che ciascuno capo de squadra facesse uno boletino per soa parte dirrectivo ad Iacomo da Muzano, et gli mandasse per scripto li nomi deli compagni soy et dele paghe conducte loro adciochè se possa poy scontrare cum la lista gli havimo facto lassare nuy appresso d'esso Iacomo per non fallire. Et perché siamo certi gli sonno alcuni, et forsi tucti de quelli nostri capi de squadra de balestreri che non sanno scrivere, fo dicto al dicto Alexio che venessero de ti che, siamo certi, tu gli haveresti facti dicti boletini, secundo andaveno a torre il frumento di bona voglia.
Sichè si non hanno havuto il frumento è stata, et è, la colpa et diffecto loro, et non nostro, che, se Alexio havesse facto como havemo dicto de sopra et como gli disse più volte dicto Zanino, havevano mò havuto il frumento (a) loro, como hanno havuto li altri nostri provisionati. Nondimancho, de poy che non hanno voluto intendere quello gli è stato dicto, dicemo che mandino a torre il frumento loro a Victodoni, che Iacomo da Muzano gli lo darà o farà dare, perché cussì gli havimo ordinato. Et che ciascuno balestrero porte lo boletino del suo capo de squadra perché non lo havevano, et perché dicti capi de squadra non sanno scrivere, tu gli porray fare questo servitio de fargli dicti boletini, adciochè possano havere dicto frumento como havemo ordinato. Et credevamo certamente che fino ad questo dì la maior parte de loro havessero havuto il frumento. Sichè solicitaray lo vadano a torre presto. Data ut supra.
Zannetus.
Cichus.

(a) Segue è stata et è la colpa depennato.