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1304. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1453 gennaio 5 Milano.

Francesco Sforza informa il luogotenente di Lodi dell'arrivo di Francesco Lampugnani, cameriere ducale, e di Angelo Paladino per porre fine alle intemperanze dei fanti delle bastite di Cerreto. Il duca vuole che il luogotenente mandi i guastatori da Marcoleone e chiede che non sia rilasciato il compagno di Achille Corso finché non avrà soddisfatto il suo patrono.

Locuntenenti Laude.
Havemo inteso quanto ne havite scripto dil modo hanno tenute et teneno quelli nostri fanti sono in le bastie de Cerreto in desfare li ripari deli bastite et brusare li ligname et deli altre cativi mode serviano, et cetera; al che respondendo, vi dicimo che per questa caxone mandiamo de presente Francesco da Lampugnano, nostro camerero, Angelo Paladino ad stare là per et obviare a simile inconveniente. Ala parte del'ordine et modo havite dato in mandare quelle guastatori, dicimo che'l ni piaze, et cossì vi confortiamo, caricamo et stringemo che, ala recevuta di questa, non essendo partiti, gli faciati partire et andare da Marcholeone. Ceterum, ala parte de quello compagno de Achile Corso, dicemo havite facto bene et cossi volimo non lo debbiati relaxare finché non habia satisfacto deli bone tolte al patrone, overo sia d'accordio cum esso. Mediolani, v ianuarii 1453.
Iohannes.