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1321. Francesco Sforza a Bolognino de Attendoli 1453 gennaio 8 Milano.

Francesco Sforza precisa a Bolognino de Attendoli che la nota dei libri, cui accenna l'oratore fiorentino Diotisalvi non allude a tutti i libri della biblioteca, ma solo di alcuni.

Bolognino de Attendolis.
Ve havimo scripto per un'altra nostra de certa nota de libri che vole de vuy el magnifico oratore fiorentino Diotesalve, nostro compadre, de libri che sonno in quella nostra libraria. Et perché non habiati casone de errare, la dicta nota non intendeti de tucti libri che sonno in la dicta libraria, ma de qualcheuno, como siamo certi che ve ha scripto el dicto nostro compare. Et de questo non monstrati havere da nuy cosa alcuna. Mediolani, viii ianuarii 1453.
Persanctes.
Cichus.