Registro n. 12 precedente | 1359 di 2324 | successivo

1359. Francesco Sforza a Bolognino Attendoli 1453 gennaio 16 Milano.

Francesco Sforza scrive a Bolognino Attendoli di non essere soddisfatto della obbligazione fatta per il rilascio di Menabruzo, precisando che la volontà ducale sta nella possibilità, in una eventuale violazione delle promesse di Menabruzo, di fruire dei mille ducati, oggetto della garanzia, senza dovere passare per i giudici.

Bolognino de Attendolis.
Habiamo recevuta la vostra littera insieme con la carta dela obligatione che ne ha mandata Menabruzo; et inteso quello ne scrivete et cossì ancora vedrete dicta obligatione, ve rispondemo che dicta carta de obligatione non é tale che satisfaza ala voluntà nostra perché nuy volemo che le securitade se oblighino in questo modo, cioè che prometteno che dicto Menabruzo se presenterà nanzi da noy, et che lui non se partirà may da nuy, né andarà in alcun loco senza nostra expressa licentia et commandamento, et che luy starà ad nostra obedientia, et casu ch'el contrafacesse a questo, volemo che immediate, et senza alcuna cavilatione, contraditione et exceptione le securitade che luy darà siano obligate ad ogni nostra rechiesta et petitione, pagarne li mille ducati; et de questo ne vogliamo essere molto ben cauti et securi. Et siamo contenti che quando dicto Menabruzo ve haverà date securitate bone et sufficiente, secondo per una altra nostra soctoscripta de nostra mano propria, scripsemo abastanza de dicti mille ducati, et che esse securitade promettano et se obligono a questo che dicemo de sopra et como per l'altra nostra haveriti inteso, et che allora debiate liberamente relaxare fora de presone dicto Menabruzo, al quale comandereti vegna poy da noy. Ma habiati advertentia che le securitade siano tale et talmente obligate che, non observando dicto Menabruzo quello dicemo de sopra, che noy immediate possiamo havere mille ducati, le quali securitate noy ve le havemo mandate in l'altra nostra lettera, secondo lui ne ha facto dire, volere et fare, et cetera. Siché in questo fati como meglio parirà a voy siché noy siamo securi del facto nostro et che non ne bisogni poy andare per mano de iudici. Data Mediolani, die xvi ianuarii 1453.
La carta dela dicta obligatione che ne haveti mandata, perché non sta bene, ve la mandiamo qui alligata. Data ut supra.
Iohanninus.
Iohannis.