Registro n. 12 precedente | 1362 di 2324 | successivo

1362. Francesco Sforza al luogotenente e potestà, e ai presidenti agli affari della città di Lodi 1453 gennaio 16 Milano.

Francesco Sforza, ascoltata l'ambasciata di Castello da Busnate e Niccolò da Sommariva per conto di Lodi e inteso le richieste della comunità circa i dazi e il sale, risponde di non poterle assecondare. Circa la tassa dei cavalli ricorda che sono tenuti a mandare due squadre di cavalli, se pur contenute, necessarie per la salvaguardia di quel territorio. Perciò è opportuno che si accordino con Andrea per un equo compartito in modo che i contadini e la povera gente non siano legittimati a lagnarsi.

Locumtenenti et potestati et presidentibus negotiis civitatis Laude.
Sonno stati a noy Castello da Busnate et Nicolò da Summarippa, ambaxiatori de quella nostra carissima comunità, et inteso da loro et ancho per littere quanto essa comunità ne fa richiedere respondendo, quanto ala parte deli datii et del salle, dicimo che per modo alcuno non potressimo fare quanto se rechiede per più digni respecti li quali, quando gli haveriti bene intesi, rimariti satisfacti et haveriti bona pacientia per el bene nostro.
[ 308v] Ala parte dela taxa de cavalli, dicemo cussì che, considerando bene la condictione occurrente, non ne pare potere fare che non mandiamo in Lodesana almanco due squadre de cavalli, et serano perhò pochi, et primo, per honore nostro, deinde per la salvezza de quella parte et per schifare li damni potriano recevere li nostri subditi per lo ponte de Rivolta et per l'insidia in la quale stano ogni dì et hora l'inimici nostri. Siché, per questo, ser Andrea lì et voy asieme con luy, pigliarite partito ala comparticione cum quello meliore modo et dreteza et equalità serà possibile acioché li contadini et poveri homini non habiano digna ragione de lamentarsi, como etiandio de tucte queste cose sareti informati da dicti vostri ambaxiatori, ali quali, in referendis, dareti quella pieneza de fede che faceste a noy proprii. Mediolani, xvi ianuarii 1453.
Iacobus.
Cichus.