Registro n. 12 precedente | 1392 di 2324 | successivo

1392. Francesco Sforza al podestà di Vigevano 1453 gennaio 20 Milano.

Francesco Sforza scrive al podestà di Vigevano di non ritenere onesto che Galeazzo Collo paghi la quota dei debiti contratti dal comune fin dal tempo in cui lo Sforza teneva il campo in quella terra e quando Galeazzo era un fuoruscito e subiva danni per il suo parteggiare per lo Sforza.

Potestati Viglevani presenti et futuro.
Galeazo Collo, citadino de quella nostra terra, se grava et lamenta dicendo che è constrecto a pagare la rata parte soa de alcuni debiti che fece quello comune fino nel tempo che nuy eravamo a campo ad quella nostra terra, et lo quale Galeazo fo cazato de fora et patete del male et damni assay per nostro amore. Et perché non ne pare honesto che essendo foraussito de quella terra in quello tempo dicto Galeazo et toltogli del suo, et anchora debia supportare questa tale spesa et graveza, et parendone la sua domanda iusta et rasonevole et honestissima, volemo et comandiamote debii servare tal modo et ordine con lo thexaurero de quella nostra terra, o per qualunque altra via meglio te parirà, che dicto Galeazo non patisca damno né paghi denaro alcuno per dicta casone, perché nostra intentione et voluntà è che de tale spese sia preservato exempte et non sia tenuto ad pagare cosa alcuna. Volimo vedi modo de exequirla et mandarla ad effecto per quello migliore et più secreto et cauto modo te parirà expediente. Et questo faciamo per bono rispecto. Mediolani, xx ianuarii 1453.
Iohanninus.
Iohannes.