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14. Francesco Sforza al capitano della Lomellina (1452 dicembre 28 Lodi).

Francesco Sforza ricorda al capitano della Lomellina quanto scritto circa un famiglio di Tommaso da Rieti, derubato nei pressi di Mortara di denari e cose. Tra gli autori del furto manca alla cattura solo Giorgio, cugino e famiglio di Luca da Novate, che sta a Valeggio o a Sparoara, in Lomellina. Presolo, gli invii l'inventario delle cose che ha con sè.

Capitaneo Lomelline.
Como tu sai, ali dì passati noi te scripsemo de uno famiglio de miser Thomaso da Riete quale, venendo dale parte ultramontane, fu robbato lì presso Mortara et toltoli denari et alcune altre robbe. Da poi havimo havuto informatione che ad robbare dicto famiglio forono quatro a cavallo, deli quali ne havimo tre nele mane destenuti in la presone in questa nostra città; gli ne resta mò uno quale, segondo ne dicono costoro, è quello ha le robbe, il quale se chiama Zorzo, cusino et famiglio de Lucha da Novate, soldato, et sta ad Valezo o a Sparoara de Lomellina. Pertanto te caricamo che subito, recevuta questa, con quella diligentia et bono modo te parirà, tu in persona vadi ad pigliare dicto Zorzo dove el sia et mecterlo in loco ch'el non possa fugire, né mai sia liberato senza lettera sottoscripta de nostra propria mano; ma vedi farlo secretamente et cum diligentia, ch'el dicto Zorzo non venisse ad sentirlo, et poi se andasse con Dio. Et subito l'haverai destenuto tolli in scripto tucte quelle robbe et cose forono tolte al dicto famiglio le quali teni presso de ti, et lo inventario manda ad noi; ma provedi non se perta pur una strenga se hai caro lo amore nostro, advisandoti che noi scrivimo per la ligata ad miser Moretto quale te farà dare nele mane el dicto Zorzo essendo ad Valezo; siché non possendo ti haverlo nele mane senza el favore de miser Moretto, gli porray dare la lettera nostra, altramente non; ma provedi per ogni modo che l'habi nele mane et ne advisarai de tucto per questo cavallaro. Data ut supra.
Cichus.
A margine: Suprascripto quatenus modum servet ut habeat suprascriptum Georgium.