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1409. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1453 gennaio 25 Lodi.

Francesco Sforza comunica al podestà di Pavia che il Regolatore e i Maestri delle entrate hanno scritto a Giacomo Zazo di restituire a Francesco Bonato la somma assegnata a Francesco sulle addizioni di alcuni dazi cittadini e da Giacomo trattenuta. Di fronte alla renitenza di Giacomo, il duca chiede che sia ammonito a versare la cifra e le spese sopportate da Francesco.

Potestati Papie.
Più volte, etiam de nostro mandamento, hanno scripto lo Regulatore et li Maystri del'intrate nostre a Iacomo Zazo, nostro thexaurero in quella città, che a Francesco Bonato, citadino mantuano, dovesse rellaxare et restituire libre dcccclviiii, solidos viiii et denari ii le quale ha tolto et retenuto in sì de denari de una assignatione, altra volta facta ad esso Francesco sopra le additione de certi datii dela dicta cità, como ambi duy pienamente sono infomati; et anche tu questi dì passati debbe havere inteso per littere de dicto Regulatore et Maystri, et luy, per quanto ce è poduto fir scripto, may ha voluto fare suo debito al dicto Francesco, facendolo andare mò in qua, mò in là con suo grande desconzo et spexa. Et poiché nostra intentione è che ad esso Francesco sia satisfacto, non ostante la pertinatia et renittentia del dicto lacomo, gli facimo scrivere de novo che lo voglia satisfare et non menarlo più ala longa. Il perché te comettiamo et volemo che vogli amonire el dicto lacomo che fra quatro dì doppoy la monitione, debbia havere pagato al dicto Francesco li predicti denari, remosta ogni exceptione; et passato el termine, s'el non l'haverà facto, ad ogni instantia d'esso Francesco procedi contra el dicto Iacomo et fallo stringere realmente et personalmente a pagare li dicti denari in pecunia tanto, et ulterius ad relevarlo indenne de tucta quella spesa accaderà havere facta per questa casone, per fin serà satisafcto, facendo in questo tal opera et diligentia ch'el dicto Francesco subito sia expedito et non habia casone de ritornare più da nuy per questa casone. Laude, xxv ianuarii 1453.
Cichus.