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1441. Francesco Sforza a Giacomo Corio (1453 febbraio 3 Milano).

Francesco Sforza ordina a Giacomo Corio, giudice delle strade di Pavia, di lasciare l'ufficio delle strade di Pavia concessogli l'anno precedente ad istanza dei presidenti di quella comunità, staccandolo dalle competenze del podestà e che ora intende ricuperare alle sue incombenze.

Iacobo Corio, iudici stratarum Papie.
Quantunche del'anno prossimo passato, ad instantia deli presidenti de quella comunità, te concedessimo per nostre littere patente l'offitio dela strata de quella nostra cità et contado, quale debitamente é membro della potestaria, et perché adesso el potestà presente de quella cità se grava de tale concessione et ne rechiede gli vogliamo unire et reintegrare l'offitio suo, parendone la sua domanda honesta et rasonevole, volimo et te comandiamo che, dala recevuta de questa inanti, non te impazi più de exercitare né de fare exercitare dicto offitio, ma ne lassi disponere al dicto nostro potestate, como a luy parirà. Data ut supra.
Marchus.
Cichus.