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1455. Francesco Sforza conforta Marcoleone da Nogarolo (1453 febbraio 6 Milano).

Francesco Sforza conforta Marcoleone da Nogarolo a confidare nell'arrivo dei guastatori. Vuole che il legname del ponte di Cerreto venga portato a Lodi. Si dice certo che Rufino Piora non ha ordinato quella tal cosa, né intende fare alcunchè che dispiaccia a suo fratello Zampono. Gli ribadisce infine che non intende tenere a Cassano Bressanino, Villano e Sacente.

Marcoleoni de Nugarolo.
Havimo recevuto toa littera et inteso quanto scrivi che non poy lavorare per mancamento de guastatori; de che respondemo che attendi ad fare quache cosa et non perdere tempo ché nuy prestissimo te mandarimo deli guastatori che poray lavorare quanto serà bisogno.
Ala parte del ligname del ponte, vedi de farlo menare via cum quello piatto che è là et falo condure ad Lodi, et se non se pò condure in una volta, fazase tante volte che tucto quello ligname sia conducto ad Lodi.
Ala parte de Rufino Piora, dicemo che ne rendimo certi che non è vero niente che habia ordinata simile cosa, né ha pensiero alcuno a fare cosa che rencresca ad Zampono, tuo fratello; ma guarda che non siano piutosto altri che cercano (a) scomettere Rufino cum tuo fratello et cum ti. Ala parte che vogliamo tenere là Bressanino, el Villano et Sacente, dicemo che nuy gli scrivimo in opportuna forma che debbiano subito vegnire lì ad Cerreto, sichè, in ogni modo, non volemo restino lì ad Cassano. Data ut supra.
Cichus.

(a) che cercano ripetuto.