Registro n. 12 precedente | 1461 di 2324 | successivo

1461. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo 1453 febbraio 6 Milano.

Francesco Sforza ordina a Gracino da Pescarolo di prestare al "commandatore" di Pavia ogni aiuto e, richiesti, convochi i suoi debitori e fittavoli, perché saldino i debiti e paghino pure quanto devono dare per l'anno in corso, anche se occorrerà anticiparne la scadenza.

Gracino de Piscarolo.
Perché el venerabile misser lo commandatore de quella nostra cità de Pavia ad questi nostri urgenti bisogni ne ha ad subvenire de bona quantità de denari, quali per grande parte ha ad retrare da molti soi debitori et fictabili, che stano in la cità et contado nostro lì, che sonno alquanto renitenti ad fargli suo debito, siamo contenti et per queste te commettiamo et volemo che, ad ogni rechiesta del prefato misser lo comandatore, debbi havere da te tucti questi tali suoy debitori et massari et fictabili et, constante de debito, li induchi et astrenghi per ogni modo ad pagarli et satisfargli integramente di quanto gli sonno tenuti, cossì per lo tempo passato como per tucto questo anno, nonobstante che li termini non siano ancora venuti, perché questo è l'interesse dela Camera nostra, facendoli fare cauti opportunamente dal dicto commendatore, como è rasonevole. Et circa questo prestali ogni adiuto et favore ad conseguire dicti debitori, non altramente che se fossero debitori dela Camera nostra. Mediolani, vi februarii 1453.
Christoforus de Cambiago.
Cichus.