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1467. Francesco Sforza a Marcoleone da Nogarolo 1453 febbraio 7 Milano.

Francesco Sforza, dopo aver detto a Marcoleone da Nogarolo che il papa ha dato in commenda l'abbazia di Cerreto al cardinale vicecancelliere, vuole che immetta Antonio da Pistoia, segretario del cardinale, nel possesso dei beni dell'abbazia, tenendo Marcoleone la guardia della fortezza e prestando all'inviato del cardinale aiuto perché possa far lavorare le possessioni e goderne i frutti.

[ 325v] Marcoleoni de Nugarolo.
Perché nuy remanemo contenti che lo reverendissimo monsignore cardinale vicecancellero tenga in commendal'abbatia de Cerreto et la golda et posseda liberamente, la soa reverendissima persona mandi lì misser Antonio de Pistoya, presente exhibitore suo secretario, perché faza attendere al governo deli beni et cose d'essa abbatia et ch'el faza lavorare li terreni et possessione d'essa. Per la qual cosa te commettiamo et volimo che ad esso domino Antonio assigni et daghi la tenuta et possessione dela chiesia, retinendo in te la guardia dela fortezza et del loco al quale daray ogni adiuto et favore, secondo che ti rechiederà, perché el possa fare lavorare le possessioni et perch'el possa goldere et usufructuare liberamente et senza alcuna exceptione. Mediolani, vii februarii 1453.
Bonifatius. Cichus.