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1477. Francesco Sforza a Luigi Beccaria, ad Antonio Astulfi e ad Andoardo de Curte 1453 febbraio 9 Milano.

Francesco Sforza sollecita Luigi Beccaria, Antonio Astulfi e Andoardo de Curte a mandare ad esecuzione la composizione tra il suo affine Giovanni del Maino e maestro Santino perché ridonderà a loro di lode e sarà di sollievo alla parte per le spese e di gradimento al duca.

Egregio militi ac nobilibus et sapientibus doctoribus domino Aluysio de Becharia, Antonio de Astulfis et Andoardo de Curte nostris delectis.
Desiderando nuy che la compositione haveti tractata fra il nobile Giohanne del Mayno, nostro affine et cortesano dilectissimo et maystro Santino, habia omnino effecto et presto, ve scrivemo, exhortiamo et charicamo quanto possemo, vogliate usare de ogni bono modo et via expediente aciochè essa compositione, la quale hormay doveristi havere ordinata et facta omnimodo senza lunghezza de tempo, habia loco et effecto fra le parte. La qual cosa, ultra che ve serà de fir scripta a non poca Laude, relevareti la parte de affanni et spesa, a nuy serà gratissima, facendo per modo che Iohanne non sia inganato per le sue rasone. Et in questo omnino habiate bona advertentia. Mediolani, viiii februarii 1453.
Iohannes Thomas.
Cichus.