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1504. Francesco Sforza al provveditore di Crema 1453 febbraio 16 Milano.

Francesco Sforza chiede al provveditore di Crema di voler, in cambio di quello di Pandino, rilasciare un salvacondotto con contrabanno di dieci giorni ai sudditi sforzeschi che trasportano da Lodi in su e in giù per l'Adda mercanzie e vettovaglie e portarne via terra ad Anzane.

Provisori Creme.
Occorendo ali nostri dovere pratichare cum mercantie et altre cose per l'aqua de Adda da Lodi in giù che da lì in suso, per vigore del salvoconducto per contracambio de quello da Pandino, gli sonno possuti fino qui et poteranno, quello durante, pratichare, ve preghiamo et confortiamo ve piacia concedere salvoconducto ad qualunche di nostri tanto Lodesano quanto altri, qualli havesseno ad pratichare per la dicta aqua, che libere possano in su et in giò andare et pratichare cum ciascuna generatione de mercantie, merzarie, victualie grassie, et de qualunche altra cosa sopra nave o altri ligni cum li soy fornimenti et tante tirare per terra ad Anzane quanto che vochare o pontare per aqua in valida et bona forma, secundo ve parerà bisognare, duraturo ad beneplacito, cum disdicta de dì x de contrabanno, quale ve piacia dare ad quello serà mandato per esso. Del che ce farite singulare servitio et piacere. Parati et cetera. Mediolani, xvi februarii 1453.
Andreas Fulgineus.