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1530. Francesco Sforza dice a Moretto di Sannazzaro (1453 febbraio 21 Milano).

Francesco Sforza dice a Moretto di Sannazzaro di essere impossibilitato ad accontentare suo nipote Pietro Giorgio perché, considerato il momento, anzichè accrescere, è il caso di diminuire la spesa;, rimanda il tutto a tempi migliori nei quali soddisferà la richiesta.

Domino Moreto de sancto Nazaro.
L'è stato qui da nuy Pedro Zorzo, vostro nepote, dal quale, inteso quanto ne ha dicto, ve respondemo che volentieri, sì per farvi cosa grata et accepta, sì etiandio perché el iovene ne pare vertuoso et da bene, gli haveressimo facto quello ne ha rechiesto, ma non possamo perché, como podeti bene considerare, siamo tanto carichi de spexa che piutosto la minuissemo che adiungerla; ma, con lo tempo, se porrà acconciare questo et nuy ne adaptaremo in farvi cosa grata a vuy et a luy, ma, como havimo dicto, no'l possiamo fare al presente. Data ut supra.
Marchus.
Cichus.