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154. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Pavia 1452 febbraio 6 Milano.

Francesco Sforza per l'assenza di Giacomo Scrovigno, podestà di Novara, dispone che il referendario e il tesoriere di Pavia provvedano a riscuotere per gli anni 1450 e 1451 le entrate dei dazi del pane, vino, carne e imbottato a Cairo, Gambarana, Sparoara e Serpengio.

Referendario et thesaurario Papie.
Perché Iacomo Scrovigno, nostro potestà de Novara, è fora de casa, como sapeti, et non ha modo al vivere chi non gline provede, ve commectiamo et volimo che per le intrate de Cayro, Gambarana, Sparoara et Serpengio, quali luochi tene esso Iacomo, gli fazati respondere per li anni MCCCCL et MCCCCLI proxime passati, deli denari deli datii del pane, vino, carne et imbottate d'essi luochi. Et essendo dispensati in tucto o non in parte le dicte intrate, overo datii, volimo suppliati et gli fazati respondere sopra qualunche intrate de quella nostra città de altritanti denari quanti monta la summa deli dicti datii, senza exceptione o contradictione alcuna, et non obstante alcuna cosa in contrario. Mediolani, vi februarii 1452.
Cichus.