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1545. Francesco Sforza a Raffaele de Zachari (1453 febbraio 24 Milano).

Francesco Sforza ordina a Raffaele de Zachari di arrestare i due uomini che, tra Garlasco e Tromello, derubarono di dieci ducati d'oro, venticinque grossi e di un arco Andrea da Mortara del Folignate, diretto a Mortara. Catturi i due che sono ora a Dorno ora a Garlasco e faccia che restituiscano ogni cosa e siano messi in prigione, pronti a ogni richiesta del duca.

Raphaeli de Zachariis.
Andrea da Mortara del Folignato, presente exhibitore, volendo andare ad Mortara, ed essendo tra Garlasco et Tromello fo robbato lì da duy del paese, como da luy saray pienamente informato, quali se reducono quando ad Adorno et quando ad Garlasco et gli robbarono ducati dece d'oro et grossi xxv in monetta et uno archo che, secondo el suo dire, valiva uno ducato. Per la qual cosa volemo che, havuta che haveray la informatione dal dicto Andrea, che debii servare omni via et (a) modo te parirà expediente che tu habii li dicti li hanno robbato in le mano; li quali havuti, faray che rendano ad Andrea predicto tucto quello gli hanno robbato per modo che non gli manchi una sola stringa, et li dicti metterli in presone et non li lassaray senza nostra expressa licentia, procedendo contra de loro secondo rasone rechiede per tal delicto hanno commesso. Et questo fa che non sia fallo, avisandone subito per tua lettera de quello haveray facto et sequito circa de ciò. Mediolani, xxvi februarii 1453.
Post data. Quantuncha nuy dicamo sopra che debii procedere contra (b) li predicti secondo vole rasone, tamen volimo non procedi altramente contra de loro fin a tanto che tu non sii avisato de nuy, ma terayli in presone per modo neli possi assignare ad ogni nostra requisitione. Data ut supra.
Ser Alexander.
Iohannes.

(a) Segue via depennato.
(b) Segue de loro depennato.