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1549. Francesco Sforza a Luchina dal Verme 1453 febbraio 28 Milano.

Francesco Sforza scrive a Luchina dal Verme in merito alla tassa dei cinquecento cavalli, ricordandole di non potere fare diversamente tenuto che ovunque vi sono cavalli e, tuttavia, vi è carenza di loro sistemazione per non averli potuto mettere là ove c'è guerra, cioè nell'Alessandrino, Tortonese, Novarese Parmense, Lodigiano e Martesana.

Domine Luchine de Verme.
Inteso quanto per vostre littere ne haveti scripto dele taxe de quelli cinquecento cavalli, ve respondemo che vogliate fare in questa materia quanto per altre nostre ve havimo scripto perché non possemo fare altramente, perché tucti li nostri lochi per tucto sonno tanto pieni et gravati de cavalli, che non gli è pur una cassina che non sia piena de cavalli, et ancora ne mancha allogiamenti, et questo è perché per le guerre non li havimo possuto logiare cavalli in Alexandrina, parte del Terdonese, parte del Novarese, Parmesana, Martesana et Lodesana; sichè per li dicti respecti non porressemo fare altro in questo che quello gli sia facto et che, per altre nostre, ve havimo scripto. Sichè per questo non ne fati altra replicatione, perché ad nuy non è possibile fare altramente, et n'è pure quasi una meza vergogna havervi più casone de scrivere per questo. Mediolani, ultimo februarii 1453.
Marchus.
Cichus.