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1551. Francesco Sforza al referendario di Lodi 1453 marzo 27 Milano.

Francesco Sforza dice al referendario di Lodi di andare da lui con i suoi e le sue ragioni in grado, una volta giunto, di presentarsi ai Maestri delle entrate per discutere con loro, avendo disposto che si prosegua anche in la sua assenza nei lavori ordinati a Giovanni da Milano.

[ 340r] Referendario Laude.
Ad quanto per toe lettere ne scrive, non respondemo altro al presente si non che quanto più presto te sia possibile, senza perderli niente de tempo, te debii ordinare de venire qua con li toy, con ti et toe rasone, se bene te dovessi fare portare in carreta, stando però in modo che, gionto qua, possi andare dali Maestri dele intrate nostre et praticare con loro et intendere quanto ne scrive de examinare bene et monstrare le tue raxone; ma prima ordinaray che non manchi niente ad quelli lavori, sichè, stando qua, non si perda tempo là et possasi lavorare continuamente. Et como havimo dicto, sentendote stare per modo che possi andare et praticare con li Maestri dele nostre intrate chè, non potendo andarli, varìa dire niente quali lavori intendaray de quelli havimo ordinato ad Zohanne de Mediolano aciò possa exequire la intencione et voluntà nostra. Mediolani, primo martii 1453.
Ser Facinus.
Cichus.