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1555. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1453 marzo 1 Milano.

Francesco Sforza impone al podestà di Pavia di riconsegnare ad Antonio da Lecco, uomo d'arme, il suo ragazzo Giacomo, figlio dell'ortolano pavese Bolgoratto, esprimendogli il suo disappunto perché prima ha ricusato di restituirlo al suo patrono cercando di estorcere danaro da Antonio e ostentando disobbedienza agli ordini ducali.

Potestati Papie.
leggere [...] ritornato qui da nuy Antonio da Lecho, nostro homo d'arme, al quale ali dì passati ve scrivessemo dovesti fare restituire uno suo regazo, chiamato Iacomo, figliolo de Bolgoratto, ortulano de quella nostra cità, et dice como voy non haveti voluto obedire le nostre lettere et che voleti ve daga securitate de mille fiorini de ritornare dicto regazo al patre in termine de uno mese, aliter ch'el fosse obligato ad pagare dicti mille fiorini, et dice ancora ch'el vostro vicario ha dicto che non seria da dare fede ale nostre littere: dele qualcose ne siamo grandemente meravigliati, sì perché voy non haveti exequito et obedito quanto in le altre nostre lettere se conteneva, como etiandio in volere che dicto Antonio ve daga dicta securitate, et dele parole ha havute ad dire dicto vostro vicario.
Et respondendo in brevi ve dicemo et commandiamo expressamente che, per quanto haveti cara la gratia nostra, debiate, visis presentibus, remossa ogni casone et contradictione, fare consignare et dare dicto regazo al dicto Antonio, et che per tal cosa non habiamo casone de replicarve più lettere nostre né haverne più tedio, et vogliati advisarne la casone perché non haveti exequito quanto in le altre nostre lettere se contene, facendo pur, como dicemo de sopra, omnino fare restituire et consignare dicto regazo ad esso Antonio ad ciò che possa retornare ale soe stantie et ale frontiere deli inimici. Et che non staghi là ad perdere tempo. Mediolani, primo martii 1453.
Iohanninus.
Iohannes.