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1557. Francesco Sforza al referendario di Pavia e Gracino da Pescarolo 1453 marzo 1 Milano.

Francesco Sforza vuole che il referendario di Pavia e Gracino da Pescarolo intervengano presso la comunità e i dazieri del luogo per preservare il cero dal contribuire all'addizionale dei dazi, contro l'usato ostacolando la raccolta di fondi con cui detto clero concorre per gli attuali bisogni.

Referendario Papie et Gracino de Piscarolo.
Perché quelli del chiericato de quella nostra cità dubitano che non siano astrecti ad pagare per le additione che sonno facte ad li datii lì, la qualcosa saria contra lo usato et contra la honestà et daria disturbo et impazo ad ritrare deli denari di quali ne subvieneno ad questi nostri presenti bisogni, volemo che provediate cum quella nostra comunità et datieri, confortandoli et carricandoli per nostra parte quanto ve sia possibile che voglino preservare el dicto chiericato da queste additione et non innovarli cosa alcuna ultra lo usato, con ciò sia che meritamente debbano essere reguardati; et anche se darà bono adviso al rescodere d'essi nostri dinari. Mediolani, primo martii 1453.
Christoforus de Cambiago.
Cichus.