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1599. Francesco Sforza a Moretto da Sannazzaro 1453 marzo 10 Milano.

Francesco Sforza, preso atto di quanto dettogli da Moretto da Sannazzaro sul mancato arrivo di Bartolomeo, perché ammalato, vuole che Moretto ammonisca Bartolomeo d'essere in futuro più obbediente alla volontà ducale. Conviene con l'ordine da lui dato agli uomini d'arme di ritornare nell'Alessandrino e, se ciò non fosse ancora avvenuto, li faccia subito tornare.

Domino Moreto de Sancto Nazario.
Respondendo ala vostra, per la quale ne scriveti dela febre sopravenuta al conte Bartholomeo, adeo che non è possuto venire da nuy secundo li havemo scripto, dicemo che nuy se rendemo certi che del fallo suo voy non sapeti niente et l'ha facto senza veruna noticia vostra, et quando nuy intesemo ch'el era venuto lì, dissemo alhora che voy ne sarestivo malcontenti. Pur, como si voglia, questa volta siamo conti perdonargli et haverlo excusato, ma admoniritilo che per l'avenire voglia vivere con più obedentia. Ne piace insuper l'ordine che haveti dato in fare ritornare quelli homini d'arme in Alexandrina, et vi ne commendiamo assay; et se, ala recevuta de questa, non gli fossero anche andati, volemo che gli fazati andare senza dimora. Mediolani, x marcii 1453.
Bonifacius.
Cichus.