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1614. Francesco Sforza a Marcoleone da Nogarolo 1453 marzo 13 Milano.

Francesco Sforza scrive a Marcoleone da Nogarolo della resistenza dei maestri a proseguire i lavori pretendendo di avere altri denari, sebbene, in anticipo sui tempi di pagamento concordati, ha versato settantacinque delle centolire convenute a lavoro ultimato. Il duca dispone quindi che i lavori di detta torre procedano in modo che si possa difendere e nel frattempo farà sorvegliare i lavori dai retroguardi e, a ogni sua richiesta, gli manderà il luogotenente di Lodi.

Marcoleoni de Nugarolo.
Veduto quanto ne scrivi dela renitentia fanno quelli Magistri in prosequire quella torre perché vorriano più denari, la qual saria già fornita se gli havesseno usata la debita diligentia et cetera, te respondemo, meravigliandoce et dolendoce de tali loro modi perché sanno bene che pacto nostro fo de dargli cinquanta libre innanzi principiasseno, vinticinque facta ne haveseno la meza et lo resto fornita fusse de fare, et nuy fossemo contenti havesseno le 50 et le 25 libre inanzi tracto ad casone potesseno lavorare più volentiera. Et però volemo li dighi che, havendogli nuy observato più ultra in beneficio loro che li pacti non forono se non vanno dereto ad prosequirla senza alcuna intermissione de tempo, gli darimo ad intendere que cosa è ad promettere e non observare et che non se dubitano del resto del pagamento che, quam primum haveranno livero, li farimo integre satisfare; et dal canto tuo non manchare de solicitare ch'elmino se facia subito li solari et altre cose per modo se possa defendere et guardare. Isto interim faray fare la guardia ali retroguardi, como rechiedi, et, per casone de ciò, scrivemo al locotenente de Lode che ad toa rechiesta li mandi giù. Mediolani, xiii marcii 1453.
Andreas Fulgineus.