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1615. Francesco Sforza a Francesco de Georgi (1453 marzo 13) Milano.

Francesco Sforza informa Francesco de Georgi della lettera della comunità di Pavia. Il parere del duca è che nulla si innovi degli ordini dati al navarolo Giacomino Bosone e vuole che Francesco, esaminata la faccenda, decida curando di non gravarlo oltre la consuetudine e nel ripetto dell'esenzione accordatagli

Francisco de Georgiis.
Tu vederay quello ne scrive la comunità nostra de Pavia per la inclusa soa littera, quale te mandiamo adcioché tu intendi quanto essa ne scrive. Et perché nostra intentione è non innovare cosa alcuna ultra lo consueto et ordini nostri verso esso Iacomino Bascone, nostro navarolo, pertanto volimo et te commettemo debii diligenter intendere questa cosa et provedere che dicto Iacomino non sia astrecto et agravato ultra la consuetudine et ordini nostri, et che gli sia observata le exemptione ha da nuy, et fa' per modo che de questo non ne habiamo più querella et ch'el dicto Iacomino non si possa lamentare iuste et debite deli facti toi. Mediolani, ut supra.
Zaninus.
Iohannes.