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1637. Francesco Sforza a Marcoleone da Nogarolo 1453 marzo 26 Milano.

Francesco Sforza comunica a Marcoleone da Nogarolo che, arrivato a Milano, ha saputo che le fanterie a Rivolta sono state sostituite da cernede e che Venezia ha predisposto a Covo e ad Antegnate carri di fieno di cui ignora la destinazione. Non lasci partire gli uomini d'arme e, nel caso fossero già andati, li avvisi di non abbandonare gli alloggi fino a che non si sapranno i propositi nemici, facendoli ritornare per non essere sprovvisto di uomini in caso di bisogno.

Te avisamo, como da poy siano gionti qui, havemo havuto informatione come le fantarie erano in Rivolta sono tucte state levate et in cambio de fanti li sonno state messe cernede; ancora havemo havuto adviso como in Covo et Antignate è stato per la Signoria apparechiato de molte carra de feno; non havemo fin qui ancora possuto intendere a che fine fazano queste provisione et porria forse essere che fariano pensiero de venire lì o andare altrove. Il perché volemo che non siando ala recevuta de questa partiti quelli homini d'arme de lì, non li lassi più partire et li reteneray tanto lì dentro fin a tanto che'l se veda li andamenti (a) che faranno li nostri inimici. Et se per caso fussero partiti, vogli subito advisarli per messi proprii, volando questa nocte, che non se partino dali loro logiamenti per venire qui in Mediolano, fin a tanto che'l se sapia chiaramente li progressi deli dicti inimici. Et sentendo tu redunata de gente, porray senza dimora farli tucti ritornare lì dentro siché curamo tu, che sii sul facto, che non sii colto sproveduto et nudo de questi homini d'arme venendo li nimici lì. Et de quello sentiray advisane. Mediolani, xxvi marcii 1453.
Iohannes.
Iohannes.

(a) li andamenti ripetuto.