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1648. Francesco Sforza a Raffaele Zaccaria 1453 marzo 27 Milano.

Francesco Sforza, fa presente a Raffaele Zaccaria che Guarnero Castiglioni contesta che si siano sistemati sulle terre di Garlasco cinquantanove cavalli e avere richieste tasse, letti e massarizie, al di là della tassa ordinata. Il duca, non ricordando di aver impartito di simili ordini, ma di avere stabilito che si desse solo alloggio a quelli che provenivano da Alessandria, lo convoca per avere delle spiegazioni in merito.

[ 355r] Raphaeli Zacharie.
Se è agravato cum nuy el spectabile doctore et cavalero misser Guarnero da Castellione, nostro consigliero, che novamente hay metuto ala sua terra de Garlasco cinquantanove cavalli et ordinato et comandato ali homini de lì che gli diano le taxe et lecti et altre massaritie; et questo non obstante che habiano la sua taxa ordinata. Et perché havemo pure da molti altri lochi de Lomellina simili rechiami, ne siamo meravigliati, se cussì è, non se recordando nuy havere ordinato, se nonché a quelli che venero de Alexandria, se daesse stantia solamente, et non altro. Pertanto volimo che tu ne advisi che vole dire questo et se vero è quanto significano, providendo che non habino caxone de tanto lamentarsi. Mediolani, xxvii marcii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.
Die et loco predictis.
Scriptum fuit Raphaeli Zacharie quatenus veniat huc.