Registro n. 12 precedente | 1664 di 2324 | successivo

1664. Francesco Sforza a Raffaele de Zachariis 1453 marzo 31 Milano.

Francesco Sforza disdice l'ordine dato a Raffaele Zacharia di andare da lui per la situazione di Alessandria. Andato da Moreto e da Sacramoro, Raffaele comanderà loro di muoversi subito, incuranti delle feste pasquali e altro, con gli uomini,con due cavalli a testa, e i saccomanni alla guardia di Alessandria e del Castellazzo. A Moreto dirà di mandarvi Giovanni e Bartolomeo de Albonese. Alla lista dei militari andati ad Alessandria allegherà quella di chi ha ricusato di andarvi. Il duca infine lo informa dell'arrivo di Almerico Forti che porta a Pavia Giovanni.

Raphaeli de Zachariis.
Da poi nuy te scripsimo dovessi venire qui da nuy, havimo havuti alcuni advisi per li quali comprehendimo la nostra cità de Alexandria stare in grande periculo non essendogli proveduto prestissimo de gente. Pertanto, nonobstante te havessimo scripto dovessi venire qui da nuy, per questa te dicimo che subito, havuta questa, debii andare personalmente a trovare messer Moreto et quelli de Sacramoro con le alligate de credenza; et diray et commandaray per nostra parte ad misser Moretto et ad tucti li soy homini d'arme, cossì ad quelli de Sagramoro, che tucti li homini d'arme (a) con le persone loro et doy cavalli per homo d'arme et saccomani ad pede debiano subito andare via alla guardia loro de Alexandria et del Castellazo, facendo che misser Moreto gli mandi el conte Iohanne et conte Bartholomeo de Albonexe, et tu andaray con loro fino ad Alexandria et poy te ne torneray. In questo usa ogni diligentia et metti ogni tua cura et pensiero, per modo che queste gente vadano via volando, non guardando ad feste de pascha, nì ad veruno tuo acconzo, perché tu vedi bene quanto quella cità importa al stato nostro. Et ne manderay la lista de tucti li homini d'arme et saccomani de misser Moreto et Sacramoro conduray ad Alexandria, cossì de quelli remaneranno ale stantie, quali non voglino venire, perché te certificamo, et cossì li certificaray, sì che tucti quelli non gli saranno andati li farimo tuorre le arme et li cavalli et li cazarimo via, perché piutosto volemo perdere loro che perdere Alexandria. Ben te dicimo che nuy siamo informati da alcuni de quelli conducteri che, se tu gli havessi facto providere de logiamenti, sariano mò tornati ad Alexandria, como gli havevamo ordinato: che quando fossi cossì, non haveresti facto bene. Sia como se voglia, provedi che queste gente vadino subito via, et tu con loro, como havimo dicto. Et se may pensi farce cosa gratissima, gli poni ogni tua cura et solicitudine, advisandoti che nuy mandiamo de qui Almerico di Forti, nostro fameglio, quale condurà il conte Iohanne ad Pavia, che havimo ordinato te saranno mandati. Mediolani, ultimo marcii 1453, hora xxiii.
Zannetus.
Iohannes.

(a) cossì ad quelli de Sagramoro che tucti li homini d'arme ripetuto.