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1673. Francesco Sforza a Marcoleone da Nogarolo 1453 marzo 25 Lodi.

Francesco Sforza comunica a Marcoleone da Nogarolo che, per il timore manifestatogli che i nemici si portassero lì, aveva ordinato a Mariotto da Perugia, a Domenico da Padova e a Maladerate di andare lì con tutti gli uomini d'arme. Volendo il duca dare a loro il soldo, chiede che, se non esiste più minaccia, Marcoleone dia loro licenza di raggiungere Milano per dargli quanto spetta; altrimenti restino qualche giorno ancora. Il duca, prima di lasciare Lodi, chiede a Marcoleone di incontrarlo.

Marcoleoni de Nugarolo.
Per lo dubio che l'altro dì ne scrivesti che havene che l'inimici non venessero ad campo lì, ordinassemo che meser Marioto da Perosa, Dominico da Padua et Maladerate [ 359r] venessero lì con tuti li homini d'arme dele squadre loro, et cossì siamo certi che lì siano venuti. Et perché nuy volimo far dare dinari ali dicti homini d'arme per meterse in poncto presto, volimo che, non havendo tu suspecto nì dubio che l'inimici vengano dare impazo ad quello loco, tu gli debbe dare licentia che retorneno ali lozamenti loro et che da lì se ne vengano subito a Mediolano aciò, como havemo dicto, li possiamo far dare li soi dinare. Ma quando tu havesti certeza che l'inimici fossero in aptitudine et apparechio de venire lì, gli porray fare restare per qualche dì. Apresso, per potere nuy conferire con ti per alcune cose, volimo che domatina sii qui aciochè, inanze la nostra partita de qui, te possiamo parlare, né habiamo casone per la toa venuta tardare troppo el nostro partire. Laude, xxv marcii 1453.
Iohannes Antonius.
Iohannes.