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17. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1452 dicembre 28 Lodi.

Francesco Sforza vuole che il podestà di Pavia faccia venire Giacomino da Villanova e lo convinca a dare a Giovanni Bonsignore il libro della tesoreria, come gli è stato più volte richiesto.

[ 4r] Potestati Papie.
Più e più volte havimo scripto ad Iacomino da Villanova, cittadino lodesano, quale se retrova al presente lì ad Pavia che devesse dare uno certo libro de thesauraria, o non la copia ad Zohanne Bonsignore, etiam nostro cittadino lodesano, per certi boni respecti deli quali esso Iacomino è informato da noi. Et perché mai non gli l'ha voluto dare, novamente li scrivimo che omnino glilo daga; et volimo etiandio che tu habbi dicto Iacomino et lo conforti et carichi per nostra parte a dare dicto libro, o la copia, como havimo dicto, per li respecti ch'el sa. Laude, xxviii decembris 1452.
Cichus.
A margine: Suprascripto pro quoddam libro thesaurarie quem habebat Iacobinus de Villanova.