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1724. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 aprile 11 Milano).

Francesco Sforza comunica al luogotenente di Lodi che, ritenendo che Bartolomeo da Cesena, uomo di parte nemicai preso e consegnato al luogotenente dagli uomini di Lodi Vecchio, fosse portato a Milano da Bartolomeo Quarteri, accertato che cosė non č, vuole che lo si mandi ora. Se capitasse di trovare altri uomini senza il salvacondotto ducale, si imprigionino, avisandolo o mandandogleli. Non aggiunge nulla per il salvacondotto dato da quelli di Pandino e ringrazia per l'avviso della cavalcata dei nemici verso Milano.

Locumtenenti nostro Laude.
Inteso quanto ne haviti scrito de Bartholomeo de Cesena, homo d'arme deli emuli nostri, preso e consignato a voy per l'homini da Lode Vechio, credendo nuy che meser Bartolomeo deli Quarteri l'havesse conducto qua, como ne scriveti, gli l'havemo facto dire e luy ne ha facto dire che non l'ha conducto. Pertanto, non l'havendo vuy mandato prima, mandaticelo ala receputa de questa; et accadendo che se trovano de simili homini senza nostro salvoconducto, fateli sostenire et deinde, aut avisare, aut mandarceli. Ala parte dela resposta hanno facto quelli da Pandino per lo salvoconducto, restiamo avisati e per adesso non facemo altra resposta. Ve comendiamo ibidem del'aviso ne haveti facto del cavalcare deli nimici verso el Milanese. Data, die suprascripto.
Ser Iacobus.
Cichus.