Registro n. 12 precedente | 1732 di 2324 | successivo

1732. Francesco Sforza a Giovanni Borromeo (1453 aprile 8Milano)

Francesco Sforza esorta il vescovo di Pavia Giovanni, aderendo a quanto hanno riferito Guarnerio Castiglioni e Francesco Maletta, consigliere e segretario ducali, circa l'addizionale dei dazi, e a quanto richiamato nella lettera ducale inviata al clero, a riunire tutto il clero per spronarlo a versare i danari concordati senza altra remora. La stessa cosa si è scritta a Giovanni Buttigella, protonotario apostolico.

Reverendo in Christo patri domino Iohanni, Dei gratia episcopo Papiensi, nobis dilectissimo.
Per satisfatione de quanto ve fu referto et ad quello chierigato per el spectabile meser Guarnero da Castiglione et Francisco Malleta, nostro consiglierio et secretario, circa el facto delle additione di dacii, et cetera, havemo scrito opportunamente ad tuto quello chierigato per littere sottoscripte de nostra propria mano, in modo che crediamo debbano remanere contenti. Pertanto confortiamo et carichamo la reverenda vostra paternità che subito vogli havere da sé tuti quelli del vostro chierigato et indurIi per ogni modo ad pagare de presenti quelli dinare per li quale se sonno componuti con nuy, non facendo in questo difficultà né dilatione veruna, perché fina mò havemo assignati esse dinari per cosa importante al stato nostro. Data ut supra.
Christoforus de Cambiago.
FranciscuSfortia Vicecomes dux Mediolani et cetera, Papie Anglerieque comes ac Cremone dux.
Cichus.
In simili continentia scriptum fuit reverendo in Christo patri domino Iohanni de Butigelis apostolice sedis prothonotario nobis dilectissimo.