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1736. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 aprile 9) Milano.

Francesco Sforza informa il luogotenente di Lodi che l'ambasciatore fiorentino Diotesalvi passerà la notte lì per andare la mattina seguente a Cremona. Vuole che lo si onori e che in serata vada a ossequiarlo e che con il referendario provveda a tutte le spese, che saranno tutte risarcite. La mattina seguente lo accompagnino fin fuori la città.

Locumtenenti Laude.
El magnifico ambaxatore fiorentino Deotesalve, nostro compare, s'è partito hogi da qui; questa nocte starà lì et domatina anderà ad Cremona, al quale volemo se faza honore quanto ala persona nostra propria. Pertanto volemo che questa sera lo andate ad visitare et insieme col referendario provedeti ad tute le spese necessarie per lo dicto Detesalvi et per la famiglia et cavalli suoi, facendogli ogni honore ve sia possibile, como faresti ala persona nostra propria. Et in questo non manchati in cosa alcuna, che se gli fazi ogni honore et se paga ogni spesa, perché se pagerà ogni cosa, et domatina lo accompagnereti fora con quello honore faresti nuy proprii. In questo non manchati in cosa alcuna et poi ne avisati de tuto. Data Mediolani, die suprascripto.
Zanetus.
Cichus.
Meser Petro, fati fare per quello modo ve pare tute quelli spese sonno necessarie per la venuta de Detesalvi, perché domane manderemo le lettere al referendario che ve pagerà ogni cosa, cossì delle spese facte nel passato per lo andare d'esso Detesalvi, como de quelle se farano adesso, sì che se dovessivo impignare el vestito, fati non manche niente. Data ut in litteris.
Zanetus.