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1739. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1453 aprile 9 Milano.

Francesco Sforza informa il luogotenente di Lodi delle lagnanze dei dazieri per dovergli riportare il ritorno degli ufficiali di Melegnano e di Milano delle biade, che si portano da là in qua. Sul problema del portare fuori città le armi, l'importante è che non vadano fuori dello stato. Scriverà al podestà di Sant'Angelo di far restituire da Antonio Mocco i denari pagati per i cinque cavalli e i tre buoi che furono rubati nonostante il salvacondotto. Il luogotenente farà dare le suddette bestie e quant'altro occorrerà agli uomini che furono costretti a pagare cinquantotto ducati.

[ 371v] Locumtenenti nostro Laude.
Respondendo a quanto ne haveti scripto deli datieri de quella cità nostra, quale se gravano ad volerne reportarve il ritorno deli officiali di Melignano e di Milano dele biave che se conducano de là in qua, dicemo che hanno torto ad agravarse de questo, perché pocha faticha gli è portarveli, salvo se forse se conducesseno esse biave altroe, che non seria da credere altramente. Et pertanto ne pare e volimo che faciati observare quanto haveti proponuto in farli portare li retorni como è dicto.
Ala parte dele arme che se comprano lì e se portano fora dela cità, dicemo che, pur non se portano in altre terre che in le nostre, non ne pare de fare altra prohibitione né deveto, anze lassare comprare e vendere ali nostri a modo usato.
Ala parte de Antonio Mocho da Sancto Angelo, al quale se trovano cavalli cinque et bove tri de quelli foreno robati sotto el nostro salvoconducto, como ne scriviti, volemo omnino ch'el gli restituisca per li dinari gli costoreno a luy; et cossì per le alligate scrivemo al podestà de Sanctangelo che li facia restituire. Fariteli aduncha presentare le lettere et ordinareti a che se debano far dare dicte bestie et quanto se ne doverà fare in benefitio deli homini nostri, quale erano constrete a pagare queli lviii ducati. Mediolani, viiii aprilis 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.