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1740. Francesco Sforza al podestà di Sant'Angelo (1453 aprile 9) Milano.

Francesco Sforza, inteso che presso Antonio Mocco vi sono cinque cavalle e tre buoi rubati, comanda al podestà di Sant'Angelo di indurre Antonio a restituire a chi gli dirà il luogotenente di Lodi tali bestie, avvertendo quelli che incorressero in simili incauti acquisti che saranno costretti alla restituzione degli animali senza ricupero di danaro.

Potestati Sancti Angeli.
Sentimo che uno Antonio Mocho de quella se ritrova havere cinque cavale et tri bovi, quale, già più dì passati, foreno tolte e robate sotto nostro salvoconducto, contra la mente nostra et in preiudicio del'honore nostro et anche in grave danno de alcuni nostri subditi, quale bisognano pagare una certa somma de dinari aut rendere dicti bestii. Per la qual cosa volimo che, ala recevuta de questa, debbii stringere dicto Antonio ad restituire dicti bovi e le cavale per li dinari gli costorano a luy; et così dicemo de qualuncha altro che se trovasse havere comprate simile bestie trafurate, amonendoli che da mò inanze se guardino de conprare simile bestiame perché gli le faressemo poi restituire senza dinari. Et questa faray consignare a che te ordinarà el nostro locotenente de Lodi. Mediolani, ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.