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1741. Francesco Sforza ad Antonio Crivelli 1453 aprile 10 Milano.

Francesco Sforza vuole che Antonio Crivelli esorti il prevosto di Lomello a fare a prete Tommaso de Cani di Sartirana la collazione di una cappella, confermandolo nel possesso di quell'altra, avute in beneficio dal defunto prete Giovanni Pietro, come già ordinato dal duca. Furono fatte lettere credenziali a Gentile della Molara, Bolognino e Colella da Napoli,

[ 372r] Spectabili viro comiti Antonio de Crivello carissimo nostro.
Questi proximi dì concessimo ad meser prete Thomaso de Cani de Sertirana doe capelle, quale teneva quondam meser prete Iohannepetro Lombardo, et scrissemo opportunamente al prevoste de Lomello che dovessi conferirgli una de quelle et fargli la confirmatione del'altra, ad la quale è stato ellecto. Et perché esso prevosto fin ad qui l'ha tenuto suspeso, ve confortiamo et carichamo che vogliati admonire et indure el dicto prevosto ad fare le dicte collatione et confirmatione in el predicto prete Thomaso, como gli havemo scripto, et farlo mettere ad la quieta possessione dela dicta capella senza exceptione alcuna perché è persona idonea et sufficiente et nostro amico et servitore. Data Mediolani, die x aprilis 1453.
Christoforus de Cambiago.
Cichus.
Facte fuerunt littere credentie in personam Gentilis dela Molara, Bolognino et Colelle de Neapoli, die suprascripto.
Irius.
Cichus.