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1747. Francesco Sforza a Raffaele Zaccaria 1453 aprile 10 Milano.

Francesco Sforza esprime a Raffaele Zaccaria lo sconcerto per aver inteso da Zanino che ad Alessandria e a Castellazzo vi sono solo 36 dei 180 uomini d'arme che dovevano arrivare dalla Lomellina, pur avendolgli Zaccaria confermata la partenza per lì. Provveda che tutti gli uomini d'arme e i saccomanni si muovano dai loro alloggiamenti e comandi agli indolenti di muoversi e dia al duca notizia di chi sono.

Raphaeli Zacharie.
Nuy siamo avisati da Zanino como ad Alexandria et al Castellazo anche non sonno gionti se non xxxvi homini d'arme in tucto de tute quelle gente sonno allogiate in Lomelina, quale sonno deputati ad andare là; de che ne maravigliamo et dolemo de facti toi che tu say ne dicesse che erano andate via tucti li homini d'arme, et mò trovamo che de clxxx homini d'arme, o circa sonno, non gli ne sonno andati se non xxxvi, et in quanto pericolo et danno stia quella cità nostra il deve considerare.
Pertanto, iterum per questa te dicimo provedi che tuti li homini d'arme vadano via et saccomani utili, como te havemo dicto et scripto tante volte, se dovesse ben andare de loco in loco per tucta Lomellina, et quelli homini d'arme non volesseno andare via li faray cazare dale homini et comandaray non gli respondano de cosa alcuna, advisandone quali sonno quelli non sonno andati o non vogliano andare, perché deliberamo dargli ad intendere habiano facto male. Provedi che per questo non habiamo più ad dolerse de ti. Data Mediolani, die x aprilis 1453.
Zanetus.
Iohannes.