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175. Francesco Sforza al referendario di Pavia 1452 febbraio 12 Milano.

Francesco Sforza non intendendo accordare a Antonio Guidobono che sugli incanti di Pavia gli sia concessa esenzione per il suo giadino e non volendo che abbia di che contendere con i dazieri, chiede al referendario di stipulare una convenzione annuale con i dazieri.

Referendario Papie.
Antonio Guidobono, secretario nostro, ce haveva domandato volessimo de gratia neli incanti de quella nostra città preservare exempto lo suo zardino che se domanda lo zardino de miser Pasquino Capello; noi non intendiamo dali datii ordinarii fare exempto né luy né altro. Ma perché Antonio predicto et la famiglia soa non habiano ogni dì a debattere et contendere per ogni fetta che portano dal dicto loro zardino in Pavia cum li datieri, siamo contenti et vogliano vedati modo de fare qualche honesta compositione cum li datieri per le cose se coglierano et nascerano supra dicto zardino, quale conventione Antonio predicto paghi ali datieri in uno o doi termini fral'anno. Et questa tale conventione poi segli servi nel tempo ad venire ad ciò che per li fructi che se coglierano et nascerano sopra dicto zardino, esso Antonio et soa famiglia non habiano ad fare altro che uno pagamento per tucto l'anno, facendo fare de ciò ogni scriptura che vi parerà bisognare per l'anno presente et per li altri da venire. Mediolani, xii februarii 1452.
Cichus.