Registro n. 12 precedente | 1785 di 2324 | successivo

1785. Francesco Sforza a Francesco Georgi 1453 aprile 18 Milano.

Francesco Sforza comunica a Francesco Georgi, commissario sopra gli alloggiamenti dei cavalli, la lamentela di Butigella, protonotaio, per un eccessivo pagamento del carriaggio per il castello di porta Zobia. Vuole che il commissario ripartisca il contributo tra le terre del Pavese, tenute a tale onere, secondo la tassa del sale o dei cavalli, alla maniera indicata da Filippo di Angera, in modo che quando i due terzi di un carro spettante agli uomini del protonotario sono distribuiti secondo la tassa del sale, non abbiano remore a eseguire i dovuti pagamenti.

Francisco de Georgiis, comissario super allogiamentis equorum.
S'è lamentato il reverendo prothonotario de Butigelli che tu vole astrenzere l'homini soi per lo carrigio del castello nostro de Porta Zobia ad più che non gli tocha, il che ad loro seria extremo caricho, et per questo se gravano ad pagarlo; il che non fariano quando gli fosse data solamente quella parte che gli tocha debitamente, et cetera. Et perché nostra intentione non è che alcuno non porta il caricho de altri indebitamente, volimo che quelli ducati vinti per doy terze di uno carro, li quali tochano ali loghi del dicto prothonotario, et ad li altri del Pavese non feudati che sonno exempte et che non contribuiscano né hanno ad fare con la comunitate de Pavia, excepte le terre de Lomelina, como tu say, tu le partisse et dividi tra li dicti terre secondo la taxa del sale o deli cavalli, secondo te scrisse altre volte Filippo de Anglera. Et in questo non fa exceptione alcuna perché non volimo ch'el dicto prothonotario, né li homini soy, né altri siano gravati ultra el debito. Et quando dicti doy terzi de uno carro che gli tochano siano divisi et partiti s(e)condo la dicta taxa del sale o deli cavalli, esso prothonotario né li soi homini haverano iusta casone de lamentarse, et piutosto farano et pagarano el debito suo. Mediolani, xviii aprilis 1453.
Iohannes.