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1789. Francesco Sforza ad Antonio da Fabriano (1453 aprile 20 Milano).

Francesco Sforza ordina ad Antonio da Fabriano, ufficiale a Tortona, di adoperarsi per il tempo che Paolo da Pinzamato sarà assente e fino a quando non potrà attendervi, a ricuperare per suo fratello Corrado, in base alla nota che lui o Francesso Biscossa gli darà, dal clero i denari assegnatigli lo scorso anno, oltre alle spese fatte.

Nobili viro Antonio de Fabriano, familiari et officiali nostro dilecto in Terdona.
Perché Conrado, nostro fratello, per l'absentia da lì de Paulo Pinzamato non ha potuto conseguire li dinari che li resteno da quello chierigato per la assignatione gli fecemo l'anno passato insieme con le spese facte, volimo, et per la presente te commettiamo tanto quanto starà absente dicto Paulo et anche venuto che sii lì et non li possi luy attendere, che tu faci fare opportune executione contra li dicti debitori d'esso chierigato et fare scotere li dicti dinari et spese secondo la promissione per nuy facta al dicto Paulo et la nota d'essi debitori, quale te disignerà esso Conrado overo Francesco Biscossa, suo cancellero. Et circa questo non perdere tempo alcuno ad retrare dicti dinari per ogni modo, perché é hormai tempo ch'esso Conrado li habii. Data ut supra.
Christoforus de Cambiago.
Cichus.