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1800. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 aprile 22) Milano.

Francesco Sforza raccomanda al luogotenente di Lodi di intervenire perché Giovanni Genovese, famiglio del cancelliere Giacomo Filippo Malombra, che ha a Lodi la moglie e una bambina, non sia molestato per il fatto delle guardie.

[ 383r] Locumtenenti nostro Laude.
Uno pover'homo, giamato Iohanne Zenoese, de quella nostra cità, de presente se trova famiglio de Iacomo Filippo Malumbra, nostro cancellero, et non ha lì se non la muliere et una putina picola, et ne ha facto significare ch'el fi molestato per lo facto dele guardie lì; che a nuy non ne pare ragionevele né conveniente siando solo et absente. Pertanto volimo e comettiamove che provediati, durante la sua absentia, che per cagione d'esse guardie non sia molestato a cosa alcuna. Data Mediolani, ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.