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1831. Francesco Sforza al commissario di Castenuovo Tortonese 1453 aprile 27 Milano.

Francesco Sforza, richiamato il noto furto di Caselli a danno di Camerino, Zanino di Bargone e Gato, uomini della squadra di Sforza, suo figliolo, escluso che colpevoli siano gli uomini di Guglielmo, certo che è coinvolto il figlio dell'oste, e accertata la posizione del duca di Modena, vuole che il commissario di Castenuovo Tortonese convochi il figlio dell'oste e gli faccia restituire la refurtiva o si soddisfino i derubati con i beni suoi.

[ 390r] Commissario Castronovi Terdonensis.
Essendo logiati nel borgo de Caselli, Camerino, Zanino de Bargone et il Gato, nostri homini d'arme della squadra de Sforza, nostro figliolo, novamente, in tempo de nocte, gli foreno tolti li cavalli et robba soa. Et benché se dica fossero de quelli del ser Guiglielmo, nuy siamo informati et certificati da locho digno de fede, che ad robare li dicti nostri homini d'arme gli se trovoe il figliolo del'hostiero de fora de quella terra.
Pertanto, sapendo nuy che la voluntà del illustre ser ducha de Modena è che li homini soy non vegnano ad robare in casa nostra, ve confortiamo et caricamo ad volere havere denanzi da vuy il dicto figliolo del hostero et provedere, como luy s'è trovato ad robbare questi nostri homini d'arme, che così sia casone de fargli restituire li soi cavalli e robba, overo delli beni d'esso siano satisfacti, como ne pare debito et raxonevele, et como siamo certissimi è la voluntà del prefato illustre ser ducha de Modena. Data Mediolani, die xxvii aprilis 1453.
Zanetus.
Franciscus Sfortia Vicecomes dux Mediolani et cetera, Papie Anglerieque comes ac Cremone dominus.
Iohannes.