Registro n. 12 precedente | 1849 di 2324 | successivo

1849. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Vigevano 1453 aprile 28 Milano.

Francesco Sforza ribadisce al podestà, al comune e agli uomini di Vigevano la disposizione data per lettera e di persona, tramite il famiglio Raffaele Zaccairia, di pagare il conto dell'osteria per i cavalli di Sagramoro da Parma, non se ne sono dato pensiero, nonostante l'assicurazione che la somma pagata sarebbe stata scontata dalle loro tasse.

[ 393r] Potestati, comuni et hominibus terre nostre Viglevani.
Ve havimo scripto per un'altra et mandato ad dire per Raphael Zacharia, nostro famiglio, che pagasti l'hostaria ad quelli cavalli de Segramoro da Parma sono stati ne l'hostaria in quella nostra terra, perché ve le scontraremo nele taxe nel'avenire, ma non è valso el nostro scrivere né il dire de Raphaele, che non è altro ad dire como che ve faciati beffe de nuy; de che ne maravigliamo et dolemo grandemente de vuy, et voriamo voluntere sapere che sono quelli, in specialità, che se fanno beffe dele nostre littere. Pertanto de novo ve scrivimo questa, admonendove che vogliati (pagare) dicta hostaria senza farvi scrivere più. Et nuy, como havimo dicto, ve farimo scontare questi dinari nelle taxe del'advenire. Mediolani, xxviii aprilis 1453.
Zaninus.
Cichus.